Arches National Park: le sculture scenografiche delle Montagne Rocciose

Utah, Moab. Viaggio nel Farwest alla scoperta dell'Arches National Park. Archi e sculture tra le Montagne Rocciose del Centro America.

Arches National Park

Affrontiamo la prima tappa del nostro viaggio tra le Montagne Rocciose statunitensi percorrendo i 500 km della Route 70 che dividono Denver, la capitale del Colorado, dal territorio dello Utah. Qui ci attendono le spettacolari opere naturali dell’Arches National Park. Seguiamo le indicazioni per Moab sulla U.S. Highway 191 e poco prima di arrivare nel centro abitato voltiamo a sinistra verso il Visitor Center del parco dove si possono acquistare i biglietti di accesso. La nostra visita si sviluppa percorrendo l’Arches Scenic Drive dove i sentieri iniziano dai numerosi view point che si incontrano lungo la carreggiata. Questi percorsi conducono i turisti a scoprire le aride distese dove svettano le giganti opere rocciose. Tante assomigliano a vere sculture e il nome molto spesso deriva dalla loro forma. Si può per esempio incontrare un organo, il pugno di una mano chiusa verso il cielo, una parata degli elefanti e una bilancia.

Deviando sulla Windows Road il territorio si presenta ancora più scenografico. Gli archi, come occhi giganti sembrano abbracciare i turisti sotto di essi. Passeggiamo sul bellissimo Window Trailhead fino ad arrivare sotto la grandiosa campata del North Window Arch, una finestra sulle dune pietrificate del parco. Proseguiamo sul sentiero primitivo e poco distante raggiungiamo il Turret Arch. Dalla nostra prospettiva, in controluce, assomiglia addirittura alla riproduzione del continente africano.

Arches National Park

Il Parco Nazionale di Arches è stato minuziosamente raccontato dal romanziere Edward Abbey nel suo famoso bestseller Deserto Solitario. Nelle vesti di un renger stagionale si possono rivivere i sapori di questa terra negli anni in cui Arches era un remoto monumento nazionale non raggiunto dalle strade asfaltate. Oggi all’interno del parco, sono stati censiti più di 2000 archi naturali, di ogni dimensione e forma. Alcuni perfettamente circolari, ellissi e doppi si elevano dalle loro piattaforme in un museo a cielo aperto. Tutti portano i segni del tempo. Acqua e vento hanno scolpito queste creature isolando prima le schegge di arenaria dai colori rosso e arancio, poi hanno eroso e lisciato le superfici sulle parti più friabili della roccia, proprio come farebbe uno scultore.

L’attrazione più nota è l’imperdibile Devils Garden Trail fino a Double-O Arch sostando sotto la campata di 88 metri del bellissimo Landscape Arch. Qui nel 1991 un blocco di roccia si è staccato dalla parte inferiore dell’arco, riducendone lo spessore a soli 3 metri.

Una passeggiata di un paio d’ore da Wolfe Ranch conduce invece al celebre Delicate Arch. Chi lo ammira nella sua pura grazia viene invaso da un senso di equilibrio, relax e pefezione. Viene riprodotto in quasi tutte le targhe dello Utah. E’ ciò che rimane di una “pinna” di arenaria erosa dall’acqua e dal vento. Il suo arco ha una larghezza di 11 metri e un’altezza di 14 metri. Grazie alla sua posizione elevata offre il suo massimo splendore durante la luce calda del tramonto.

Questo spettacolo attrae ogni giorno tantissimi turisti in un vero e proprio rito. Il sole attraversa l’arco con i suoi raggi e la roccia si specchia nella sua ombra proiettata sullo sperone roccioso. Prima s’incendia, poi scolora in tonalità rosa, porpora e violetto con lo sfondo della Dry Mesa e delle La Sal Mountains. Portiamo nel cuore ancora oggi i suoi colori, era solo l’inizio di un grande viaggio nelle terre sconfinate del Farwest americano.

3 Commenti

  1. davvero spettacolare questo viaggio, io mi accontento di sognarlo attraverso le tue meravigliose immagini, ottimo post! 😉

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