Fotografare le persone: ritratti, gruppi e ambientazioni

Come fotografare le persone: tecniche di ritratto, gruppi e bambini. I compagni di viaggio e le ambientazioni.

Fotografare le persone

Spesso ci perdiamo ad immortalare gli skyline delle grandi città, le distese sconfinate e i simboli dei paesi in cui viaggiamo. Altrettanto spesso dimentichiamo che le persone sono il cuore della nostra terra. Tornare da un vacanza con i ritratti della gente, consente di catturare l’anima del nostro viaggio, un valore aggiunto non sempre facile da realizzare. Fotografare le persone è l’aspetto più difficile perché entra in gioco l’approccio umano che va oltre alla capacità tecnica di realizzare le immagini. La timidezza, l’empatia e il disagio, possono essere i primi ostacoli da superare prima di mettere in pratica le nostre abilità.

Fotografare le persone

Osservando le immagini che ritraggono le persone possiamo distinguere due tipologie: le fotografie dirette e quelle nascoste. Possiamo intuire che una fotografia diretta parla attraverso la luce con lo spettatore, una foto nascosta trasmette un senso di freddezza e distacco della persona ritratta. Entrambe le tecniche se vengono utilizzate in modo corretto possono rendere attraente un’immagine. Vediamo come:

Per realizzare una fotografia diretta il fotografo deve essere coinvolto nella scena e a sua volta deve coinvolgere la persona che vuole ritrarre, occorre passare un pò di tempo con lei, capire l’ambiente in cui vive e i sentimenti che in quel momento si possono percepire. E’ importante usare un obiettivo con lunghezza focale che varia dai 35mm ai 50mm. Questo obbliga il fotografo necessariamente ad avvicinarsi e quindi ad interagire con le persone che vuole ritrarre. Il punto d’interesse saranno gli occhi delle persone che dovranno essere perfettamente nitidi rispetto a tutte le altre parti del frame. Lo sguardo in genere è sempre rivolto verso la fotocamera e questo permette di fare interagire la persona con lo spettatore finale.

Per realizzare una fotografia nascosta il fotografo deve praticamente essere invisibile, non deve influire emotivamente il soggetto da ritrarre. Per questa tecnica occorre usare un teleobiettivo con una lunghezza focale dagli 80mm ai 135mm. Generalmente viene utilizzata per dare un aspetto naturale al volto delle persone, per ritrarle nelle azioni quotidiane e raccontare una storia, una testimonianza. Può essere usata anche per trasmettere curiosità allo spettatore. Una persona ritratta con lo sguardo rivolto verso la finestra, illuminata dalla luce naturale, può suscitare diverse domande nella mente di chi la osserva: cosa sta guardando? chi sta aspettando?

Ritratti

Realizzare ritratti tecnicamente ben eseguiti, oltre ad essere motivo di soddisfazione personale, apporta valore aggiunto alla nostra galleria d’immagini. Per quanto riguarda la composizione dell’immagine occorre seguire alcune regole da rispettare per non tagliare parti fondamentali del corpo: le braccia, le mani, le orecchie, i piedi. La foto illustrativa accanto ci può aiutare in questo senso.

Preferibilmente è meglio evitare gli sfondi troppo chiari, scuri e troppo affollati. Questo permette di attrarre la concentrazione sul soggetto. Gli occhi devono essere sempre nitidi, non importa se qualsiasi altra parte del corpo risulta sfocata. Se gli occhi non sono a fuoco l’immagine sarà da buttare.

Il cielo nuvolo è ideale per realizzare i ritratti, riduce al minimo le ombre e non crea contrasti sul volto, donando una luce uniforme e morbida. Se la luce è scarsa aumentare gli ISO senza usare il flash, quindi impostare un diaframma intorno f/2 – f/5.6 per garantire un bell’effetto sfocato. Fotografare le persone in verticale permette di eliminare il vuoto alle loro spalle dove possono essere presenti elementi di distrazione. Infine, con la modalità scatto continuo, si possono catturare tutte le espressioni del volto in un arco temporale più ampio del singolo scatto. Questo ci permette in post produzione di scegliere l’espressione migliore.

I Gruppi

In un gruppo è importante scegliere una persona interessante, provare a posizionarla in un punto strategico in base alla regola dei terzi e scattare solo quando assume una bella espressione o sta osservando l’obiettivo (la bimba con il cappello). I migliori risultati possiamo invece ottenerli quando sfruttiamo la formazione di gruppi di persone in modo naturale. Queste occasioni le possiamo trovare in strade affollate di città dove aumentano le possibilità d’incontrare situazioni interessanti come nella foto accanto.

Fotografare le persone all’interno di un gruppo riduce le possibilità di avere una foto perfetta. E’ impossibile controllare l’espressione di ogni singola persona in un esatto momento e l’unico strumento che abbiamo a disposizione anche in questo caso è lo scatto continuo. Se un gruppo si mette in posa per fare la foto, attirare l’attenzione per qualche istante. Mentre il gruppo si scioglie è buona regola continuare a scattare. Spesso le persone diventano più spontanee proprio in quel momento e lo scatto definitivo che sceglieremo in post produzione può nascere da queste situazioni finali.

I bambini

Se fotografare le persone appare inizialmente un’impresa ardua, ritrarre i bambini sarà sicuramente più complicato. Le tecniche per questo tipo di fotografia si avvicinano molto alla fotografia naturalistica. Come per gli animali anche con i bambini occorre prevedere e scommettere sulle loro reazioni. Ad una linguaccia alcuni risulteranno timidi, altri verranno attratti, altri ancora assumeranno una posa comica. E’ importante essere soli e ridurre al minimo le sue distrazioni.

Ci abbassiamo così all’altezza dei suoi occhi e proviamo inizialmente ad attirare la sua attenzione. E’ utile lasciarli guardare attraverso il mirino o addirittura fargli scattare una foto, quindi rivederla con loro insieme alle nostre foto. E’ un modo semplice per ringraziarli della loro collaborazione ed incoraggiarli a realizzare altri scatti ancora più interessanti. Se sono attirati da attività ricreative assumono un atteggiamento più rilassato, distratto e meno annoiato. Questo permette al fotografo di ottenere più occasioni ed espressioni in cui ritrarre il bimbo nella sua ambientazione ideale.

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