
La Cascata della Ravezza è sicuramente una meta poco nota a chi frequenta raramente le strade verdeggianti del Parco Regionale dell’Aveto. Tuttavia l’escursione sa avvolgere completamente i visitatori nella natura di questi versanti, offrendo angoli sorprendenti e inaspettati. Superata la frazione di Magnasco voltiamo a destra sul bivio che conduce al Lago delle Lame e parcheggiamo l’auto nei pressi dell’Hotel Ristorante dove termina la strada asfaltata.
Il Lago delle Lame è un piccolo specchio d’acqua di origine glaciale circondato da folti boschi, si trova all’interno della Foresta delle Lame e da qui iniziano numerose escursioni. Si può raggiungere il pianoro del Monte Aiona attraverso il passo Prè de Lame e proseguendo sull’Alta Via dei Monti Liguri, oppure si può deviare all’interno della Riserva delle Agoraie dove il percorso si sviluppa tra bellissimi laghi e stagni. E’ di particolare interesse per i più piccoli il caratteristico Museo del Bosco che viene allestito in prossimità del lago all’interno della faggeta.
Ma perché si chiama Lago delle Lame? La parola Lame significa “piccole valli conche”. Circa 20mila anni fa il ghiacciaio del Monte Aiona scivolando a valle ha scavato infatti numerose piccole valli conche e il Lago delle Lame, che si trova a quota più bassa rispetto alle altre conche, è profondo 8 metri. Sulla sponda del lago a monte è ancora ben visibile la morena dell’antico ghiacciaio.
La Cascata della Ravezza
Scarpe da trekking, costume, acqua, cibo e macchina fotografica. Si parte! Il percorso prevede circa 45 minuti di cammino, solo andata. Si può classificare Escursionistico ma è adatto a grandi e bambini. Solo l’ultimo tratto, per raggiungere i piedi del salto d’acqua, è piuttosto ripido e scivoloso quindi bisogna fare attenzione. Costeggiamo le rive del Lago delle Lame e passiamo di fronte al Ristorante; superati i tavoli un cartello indica l’inizio del percorso per raggiungere la cascata. Ad ogni deviazione seguiamo sempre il segnavia contrassegnato da una linea gialla orizzontale. Il primo tratto è in piano poi si volta a destra su una strada sterrata aggirando una sbarra in legno.
Incrociamo i primi ruscelli che tagliano il sentiero e veniamo accolti da tantissime farfalle colorate che ci accompagnano per tutta la passeggiata. Dopo una decina di minuti si abbandona la sterrata e si volta a sinistra dove il sentiero restringe, poi scende lungo una scalinata ombrosa fino a raggiungere un ponte che supera il Torrente Rezzoaglio.
Qui si incontra il sentiero che proviene dalla Frazione di Cerisola mentre noi voltiamo a destra su un’altra strada sterrata. Il suono dell’acqua quasi scompare, la vista si apre leggermente poi in salita si raggiunge un bivio, a sinistra si prosegue verso il Monte Aiona, mentre noi voltiamo a destra su una caratteristica mulattiera che termina dentro una faggeta.
Il fruscio dell’acqua riappare affrontando una salita più ripida nel sottobosco, quindi in breve si sale sul versante opposto del torrente dove, da una terrazza in legno con una panchina, si può ammirare la Cascata della Ravezza dall’alto. Si prosegue e, affrontando il breve pendio, ci troviamo ai suoi spiedi dove si può fare un tuffo nel freschissimo laghetto naturale. Il salto dell’acqua supera i dieci metri di altezza e i più freddolosi si possono accontentare della fresca nuvola d’acqua portata dal vento della cascata. Il ritorno si percorre sullo stesso tracciato dell’andata.
Ma perché si chiama Cascata Della Ravezza? Nel dialetto locale “ravezza” significa proprio cascata!
Il Monte Aiona
Per chi volesse effettuare un percorso ad anello allungando l’escursione, sulla strada del ritorno può voltare al primo bivio verso destra seguendo le indicazioni per il Monte Aiona. Si raggiunge in circa 2 ore il pianoro sul versante Nord della vetta, quindi si ignora il bivio a sinistra per il passo Prè de Lame. Poco più avanti si volta a destra seguendo le indicazioni per i Laghi delle Agoraie e il Lago delle Lame che si raggiunge in circa 2 ore e mezza.
E’ fortemente sconsigliato raggiungere il Monte Aiona nelle giornate nuvolose con scarsa visibilità. Le correnti del pianoro portano le nuvole ad abbassarsi avvolgendo i percorsi nella nebbia e disorientando gli escursionisti.
Siii qui ci sono proprio stata con mio figlio tredicenne ma era alcuni se non parecchi anni fa….
conosco bene il Lago delle Lame, l’ho fatto in autunno, è un paesaggio fra i più belli della Liguria. Ieri come vedrai dal mio blog ero nel Parco dell’Aveto, ho percorso l’anello 10 della faggeta del monte Zatta…
Bel giro! Sullo Zatta ero stato passando dall’ex colonia devoto abbandonata👍
sono passato proprio da lì, ho anche fotografato il sito abbandonato…😉
Allora quando farai l’articolo sul blog potremmo collegarlo con quello che avevo fatto io 👍
Un caro saluto, complimenti vivissimi per le belle immagini! Ciao, Simone!
Grazie Mario per il commento e per essere passato! a presto, ciao!