La Grotta dei Briganti: il Sentiero del Pellegrino da Noli a Varigotti

Escursione alla Grotta dei Briganti. Da Noli a Varigotti passando per l'Antro dei Falsari alla scoperta del promontorio di Capo Noli

Grotta dei Briganti

Ci troviamo nel ponente ligure dove il mare si contrappone alle rocciose pareti dei promontori. Sull’Aurelia che collega Varigotti e Noli le auto restano sospese tra scoscesi pendii e il blu del mare. Gli escursionisti contemplano dall’alto i passanti, osservano manufatti e storie dimenticate, tutti alla ricerca della scenografica Grotta dei Briganti.

Nella brezza di una limpida giornata invernale arriviamo di prima mattina sul lungomare di Noli. All’altezza dei Bagni Ondina lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio comunale e iniziamo a percorrere la strada sul reto del piazzale. Un cartello escursionistico all’inizio della via illustra la rete escursionistica del promontorio di Capo Noli. Questo percorso viene chiamato Sentiero del Pellegrino perché veniva usato all’epoca da religiosi per raggiungere le chiese che ancora oggi possiamo trovare abbandonate e sconsacrate.

Il Sentiero del Pellegrino

Il percorso è di tipo Escursionistico e permette di raggiungere Varigotti in 3 ore considerando le deviazioni e le soste che si effettuano mediamente. Al termine della strada asfaltata una scalinata conduce al sentiero. Presto la visuale si apre sulle spiagge di Noli, il castello e l’isola di Bergeggi. Si incontrano alcune deviazioni ma noi seguiamo i cartelli che indicano la Via Dantesca. Questo sentiero permette d’incontrare i resti della Cappella di S. Lazzaro e il suo Lazzaretto. Risale al 1177 e nei secoli successivi venne usata per isolare i navigatori che rientravano a Noli colpiti dalla peste. Nel 1587 fu ricoverato l’ultimo appestato e venne parzialmente demolita su volontà del Mons. Niccolò Mascardi a causa delle sue condizioni indecorose.

Il sentiero prosegue fino alla prima panoramica sporgenza del promontorio dove giacciono i ruderi della Chiesa di Santa Margherita. La sua costruzione si stima essere datata intorno al 950 d.C. e si suppone che possa essere stata edificata sopra un preesistente tempio pagano del IV secolo. I pellegrinaggi si svolgevano in occasione dell’onomastico e ogni lunedì dell’Angelo fino al definitivo abbandono stimato intorno al 1950.

Una piccola deviazione porta ai manufatti bellici della seconda guerra mondiale con una visuale mozzafiato sull’Aurelia che costeggia il pendio roccioso, sospesa sul mare. Sempre sul percorso, una breve salita porta all’Eremo del Capitano d’Albertis, un ricco aristocratico del 1846 amante della politica, della cultura e dei viaggi. Fece tre volte il giro del mondo e alla fine dell’800 acquistò parte del terreno per fare costruire l’Eremo. Ha l’aspetto di una casa coloniale, simile alla cabina di una nave. Ogni mattina effettuava l’alza bandiera sull’albero di veliero che fece innalzare tra la vegetazione del parco e coltivava le piante esotiche recuperate durante i suoi lunghi viaggi.

La Grotta dei Briganti

Si arriva lungo una carrareccia che sale e aggira lo sperone roccioso. A sinistra del primo tornante a gomito, un cartello indica la deviazione per la Grotta dei Briganti. Si scende fino ad un’ampia sporgenza panoramica da dove si scorge Varigotti e la sua torre saracena. Un’altra deviazione a sinistra porta ad una ripida ma breve discesa tra gli alberi fino al bellissimo Antro sul Mare. Milioni di anni fa questa grotta si trovava sul fondale marino e venne modellata nei secoli con l’erosione delle onde.

Trovandosi in un luogo isolato e non facilmente raggiungibile, si narra venisse usata dai contrabbandieri per incontri d’affari o dai briganti per nascondere la loro merce. Nello specchio d’acqua di fronte alla grotta sono stati ritrovati nel 2017 dei cannoni in bronzo e dei fucili militari risalenti allo scontro tra l’ammiraglio Orazio Nelson e i francesi nella nota Battaglia di Capo Noli del 1795.

Varigotti

Torniamo sui nostri passi fino alla carrareccia del Pellegrino. Si prosegue in salita fino al Monte Capo di Noli in località semaforo, passando accanto alla stazione dei Carabinieri. Dopo una zona boscosa s’incontra la Torre delle Streghe del 1582 posta sul confine tra Varigotti e Noli.

Si scende in un panoramico sentiero, a tratti esposto fino ad incontrare un particolare un muretto conosciuto come Mausoleo Cerisola. Rappresenta il memoriale dedicato ad un uomo di mare molto noto a Varigotti. Lo ha realizzato lui stesso una volta rientrato nella sua terra natale dopo anni di lavoro e prigionia in Australia. Prima di arrivare su Strada Vecchia s’incontra la deviazione per la Chiesa di San Lorenzo. L’attuale struttura risale al medioevo ma custodisce ancora oggi tombe di età romana.

Prima di tornare a Noli con i mezzi pubblici, non può mancare un momento di relax sulla spiaggia di Varigotti contornata dalle case variopinte. Chi avesse tempo può visitare dopo una breve salita la torre saracena. Si può raggiungere la sommità e vedere, alla base del forte, la bellissima terrazza che si affaccia sul litorale. Nei colori del tramonto salutiamo una fantastica giornata già pronti per nuove avventure!

5 Commenti

  1. La grotta l’ho visitata anni fa e devo dire che è una delle meraviglie (nascoste) della Liguria. La deviazione per raggiunderla non era – almeno una decina di anno fa – ben segnalata e ricordo che avevamo addirittura dovuto scavalcare un tronco di un albero caduto.

    Non ho visto invece l’eremo del Capitano D’Albertis e alti ruderi di cui parli. Sarebbe bello che allegassi a questo e anche ad alri percorsi che suggerisci anche la traccia. Ti consiglio l’app gratuita Outdooractive che permette di registrare un percorso agevolmente e condividerne il link.

    • Ciao Enzo, ti ringrazio del commento e del suggerimento che ho prontamente seguito. In genere uso l’applicazione Komoot. Puoi trovare adesso la traccia del percorso all’interno dell’articolo. Nel tempo cerco di aggiornare anche tutti gli altri. Se nel breve sei interessato a qualche altro percorso che risulta privo di mappa fammi sapere! Una buona giornata!

  2. questo l’ho fatto! 😊😉👍 bellissimo, io ero partito al contrario, da Varigotti, avevo pranzato a Noli, e poi ero ritornato a Varigotti. La grotta mi è rimasta nel cuore, ne avevo parlato nel blog che ora non esiste più, prima di scrivere solo su quello attuale. Belle le tue immagini..😉👍👍👏

    • Davvero un bel percorso ricco di punti d’interesse. Si giusto è bello in entrambi i sensi ho dimenticato di riportarlo 😊 Grazie come sempre del commento 👍😉

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