Lago di Carezza: escursioni e leggenda del lago arcobaleno

Nel cuore delle Dolomiti alla scoperta del Lago di Carezza: quando andare e come arrivare, le escursioni naturali e la sua leggenda.

Lago di Carezza

A distanza di dieci anni torniamo a passeggiare sulle sponde incantate del Lago di Carezza. Ci troviamo in Val d’Ega, in provincia di Bolzano, ai piedi delle Dolomiti che formano il gruppo del Latemar. A 1534 m di quota le sorgenti sotterranee che provengono dal massiccio roccioso alimentano le acque di Karersee chiamato anche lago arcobaleno.

Il territorio che lo circonda è cambiato nel tempo. Alle sue spalle è sorto un piccolo centro turistico con un parcheggio a pagamento, bar e negozi. Quindi, attraverso un sottopasso, si raggiungono le sponde del lago. La natura invece ha subito grosse sofferenze. Nell’ottobre del 2018 la tempesta Vaia, di origine atlantica, ha colpito una vasta area distruggendo le foreste per milioni di metri cubi. Lungo la strada i lavori di ricostruzione del paesaggio sono evidenti e sono destinati a durare ancora per anni. Gli esperti sostengono che per ricostruire l’intera flora ci vorranno addirittura 120 anni. Ma come d’incanto il magnifico quadro del lago di Carezza è rimasto praticamente intatto e ancora oggi splende come un diamante nascosto.

Quando andare e come arrivare

Il Lago di Carezza misura 300 metri per 130 e può arrivare ad una profondità di 22 metri. Il suo massimo splendore si può notare in primavera quando le nevi del massiccio del Latemar si sciolgono e alimentano abbondantemente le sorgenti che conducono al lago. Con l’avanzare dell’estate le acque si abbassano fino a raggiungere i livelli minimi nel mese di ottobre. Durante l’inverno invece la superficie si presenta completamente ghiacciata contornata da un magnifico paesaggio di abeti innevati.

Il lago si può raggiungere in auto da Bolzano passando per Cardano attraverso la SS241, Grande Strada delle Dolomiti. Dalla Val di Fassa invece si prende il bivio a Vigo di Fassa per il Passo Costalunga e superato il passo si scende fino al parcheggio che s’incontra sulla destra.

Escursioni

Dal parcheggio parte il sentiero che ruota attorno al lago e ha una durata di circa 20 minuti. Per un’escursione più completa si può raggiungere in auto il paese di Nova Levante dal quale ha inizio un percorso piuttosto facile di circa 3 ore. Dal lago di Carezza invece si può percorrere la Passeggiata dell’imperatrice Elisabetta: è piuttosto facile, alla portata di tutti e raggiunge il Passo Costalunga attraverso panorami magnifici. Dopo circa 40 minuti si giunge allo splendido Maso Ladritscher Hof, una bellissima malga circondata dalle incredibili creste rocciose dove si può pranzare e riposarsi, quindi proseguire fino alla Radura Zenay e al Monumento di Sissi (1.560 m)

La leggenda

Il nome arcobaleno ha origine da un’antica leggenda tramandata negli anni. La protagonista è Ondina, una sirena che viveva nella tranquillità delle acque di Carezza. Spesso spuntava dalle acque e trascorreva il suo tempo a cantare su uno scoglio attirando i viandanti che attraversavano la foresta. Lo Stregone di Masaré, che viveva sulle pendici del Rosengarten, venne attratto dal canto della sirena e tentò di conquistarla con tutte le sue arti magiche senza successo. Allora chiese consiglio alla strega Langwerda che abitava nei pressi dello Sciliar. Gli indicò di travestirsi da mercante di pietre preziose, di realizzare un grande arcobaleno e di passeggiare sulle rive del lago. Lo Stregone diede il meglio di sé estendendo il più grande arcobaleno mai visto tra il Rosengarten ed il Latemar dimenticando di adottare un travestimento adeguato. Ondina, attratta dal magnifico spettacolo, stava per raggiungere la riva ma  riconobbe lo stregone e subito si tuffò nelle profondità del lago. Da quel giorno nessuno l’ha mai più vista e il suo canto non risuonò più tra gli abeti e le montagne della valle.

Lo stregone, distrutto d’amore e di rabbia, scagliò il bellissimo arcobaleno sul lago e ancora oggi tra le sue acque si possono vedere tutti i colori dell’iride che offrono un magnifico spettacolo. Si può scorgere anche la statuetta della sirena che spunta quando il livello dell’acqua è più basso altrimenti è possibile intravederla nella trasparenza dei suoi colori.

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2 Commenti

  1. Sono stato in questa località diverse volte, ogni volta sono rimasto incantato dalla bellezza delle montagne riflesse sulla sua superficie. Questo lago è di sicuro uno fra i più belli d’Italia… 😉

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