Oggi ci troviamo ad “un passo dal cielo” immersi nei paesaggi che accompagnano la vita malavitosa della nota fiction televisiva. Lo sceneggiato si articola infatti tra le vallate di San Candido, il Parco Tre Cime e il meraviglioso Lago di Braies. Oltre alla sua fama televisiva il Lago di Braies è uno dei più noti laghi glaciali delle Dolomiti grazie al candido fondale che riflette magnifici colori sull’acqua e al gruppo roccioso che lo circonda.
Come arrivare
In Alto Adige sulla SS49 tra Monguelfo e Villabassa si devia sulla SP47 per Braies e Prato Piazza. Superate le località di Ferrara e San Vito, dove la valle tende a restringersi, si seguono le indicazioni per il lago fino al parcheggio a pagamento. Occorre tener presente che è possibile percorrere la SP47 solo se si acquista in anticipo il ticket del parcheggio sul sito dedicato. Nei periodi estivi di massima affluenza si consiglia di raggiungere il lago con i bus navetta che partono da Villabassa o Dobbiaco prenotando i posti a sedere sullo stesso portale online. Tra le altre valide alternative possiamo scegliere di noleggiare le bici o incamminarci sulla ciclopedonale che raggiunge il lago dalla località di Ferrara.
L’anello del Lago di Braies
Dal parcheggio o dal capolinea dei bus (1450 mt) si percorre a sud la strada fino al grande albergo di Braies. Lo si aggira a sinistra per raggiungere la riva del lago. Si nota una capanna in legno sull’acqua con imbarcadero: è la famosa abitazione del comandante della Polizia Forestale nella nota fiction. Dando le spalle alla casetta si va oltre l’albergo per imboccare la strada che percorre la sponda occidentale del lago. Oltrepassiamo sulla destra una piccola cappella e con lievi saliscendi dopo mezz’ora raggiungiamo una candida spiaggia. Qui prendiamo la deviazione che si addentra nella Val Foresta per pranzare a Malga Foresta (1590 mt). Occorrono circa 45 minuti totali di cammino, incluso andata e ritorno, tra la sponda del lago e la malga. La struttura è aperta per il solo ristoro da fine giugno a metà ottobre (Tel. +39 349 5926512).
Abbandonata la valle si prosegue sul segnavia principale 1 per giungere sull’estremità meridionale del lago proprio sotto la rocciosa parete della Croda da Becco. Questa montagna dalla forma tondeggiante, che esalta il fascino del suo lago, viene chiamata scherzosamente “el cul de ra Badessa” con riferimento alla Badia di Ennenberg-Marebbe. Il cammino prosegue in modo più selvaggio sulla sponda orientale dove occorre affrontare un breve ma ripido saliscendi sotto le rocce del Grande Apostolo e della Torre del Signore. Tralasciamo la deviazione per il Rifugio Biella sull’Alta Via Numero Uno e oltrepassiamo punti panoramici molto belli a strapiombo sulle acque azzurre del lago prima di raggiungere nuovamente le sponde e terminare il percorso superando la capanna in legno con imbarcadero (1 ora).
1 Trackback / Pingback