Monte Fasce: da Bavari alla vetta del Monte di Genova

Il Monte Fasce è la vetta più nota dei genovesi. Con il suo casco appuntito dalle antenne è diventato il punto di riferimento e lo raggiungiamo da Bavari.

Monte Fasce

Il Monte Fasce è una delle montagne più note ai genovesi. Forse per i suoi antiestetici ripetitori che hanno trasformato la vetta in un puntaspilli, forse per lo straordinario panorama che offre sul mare e sull’intera area metropolitana. I versanti sono tagliati da una panoramica strada proveniente da Borgoratti, le sue curve sono strette e sinuose fino alla vetta ma superato il piazzale sommitale si trasformano in dolci saliscendi.
Sul versante opposto al mare scorre la valletta del torrente Lentro dove si trovano gli abitati Viganego, Terrusso e Cisiano. La val Lentro confina a nord con i monti Croce dei Fo, Bado e Becco dove un’antico gruppo abitativo prende il nome di Case Becco. Qui sorgeva un’antica osteria dove si fermavano i viandanti diretti verso la costa, ma venne abbandonata negli anni ’60. Su queste terre si svolsero diverse battaglie durante l’età napoleonica e nel corso dell’assedio di Genova del 1800.

Le pendici del Monte Fasce oggi sono un noto luogo di ritrovo per i motociclisti della zona e hanno osptitato diverse riprese pubblicitarie d’auto. Nelle giornate festive molti genovesi risalgono la vetta per godere delle frizzanti correnti che dal mare volgono verso l’entroterra e garantiscono un clima ventilato anche nella calda stagione estiva. Il territorio offre diversi itinerari escursionistici che dal mare risalgono alla vetta. Dai laghetti di Nervi si arriva sulla vetta passando attraverso un percorso EE con 900mt di dislivello. Da Genova Quinto accanto al cimitero inizia invece il sentiero che porta alle Batterie di Monte Moro attraverso un sentiero più semplice di tipo E che arriva sempre in vetta al Monte Fasce.

IL TREKKING

Il percorso è di tipo Escursionistico e presenta un dislivello di 610 mt. I tempi di percorrenza si aggirano intorno le 3 ore (1.45 l’andata e 1.15 il ritorno). Dal casello di Genova Nervi dell’autostrada A12 percorriamo Corso Europa. All’altezza di Via Timavo si volta a destra, superiamo Borgoratti e il bivio per San Desiderio continuando in direzione Bavari. Raggiunta la frazione si supera la chiesa e si prosegue in salita fino ad arrivare al piazzale del santuario dove parcheggiamo nell’area dedicata a sinistra. Torniamo indietro a piedi sul punto di valico (315 mt), attraversiamo la strada e proseguiamo in Via Piani di Ferretto. Superato il cimitero voltiamo dopo 50 mt a destra lasciando l’asfalto e presto il percorso si trasforma in sentiero. Seguendo sempre i segnavia rossi inizia la salita fino ad arrivare sulle pendici del Monte Riega (650 mt). L’escursione diventa più rilassante e percorre i versanti prativi attraverso i saliscendi del Monte Proi. Si attraversa la Rocca Resum e infine si arriva sul Monte Bastia dove una carrareccia porta sulla strada asfaltata. Su questa voltiamo a destra e dopo poco a sinistra sulla stretta lingua d’asfalto che sale ripida fino alla vetta a 814 mt.

Boccadasse

La vista spazia sul mare, a sinistra il Golfo Paradiso di Camogli è delineato dal promontorio di Portofino e Punta Chiappa. A destra si estende la città di Genova da Nervi fino a Sestri Ponente. Nelle giornate più limpide il sole offre strardinari colori quando si nasconde tra il promontorio di Capo Noli all’orizzonte. Poco più in basso invece notiamo il quartiere di Apparizione, tra le sue villette panoramiche sorge il santuario con la Chiesa di Santa Maria in Apparizione e il convento dei frati di San Francesco d’Albaro. Nell’ultima foto si può notare Boccadasse in controluce al tramonto mentre un mercantile saluta la Superba dopo essere uscito dalla diga del porto.

Le nuvole ci avvolgono, il vento le alza e il paesaggio si apre di fronte a noi. Ancora qualche scatto e ritorniamo sul percorso dell’andata.

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