Il tratto dell’appennino ligure che divide le valli d’Aveto, Sturla e Fontanabuona è dominato dalle vette del Monte Ramaceto e del Caucaso. Sono formati da strati di arenaria posti nella parte superiore delle montagne caratterizzati da pendii ripidi e spogli sul versante meridionale, ondulati e ricoperti dai boschi sul versante a settentrione.
La nostra camminata inizia dalla località di Ventarola, all’interno del Parco Naturale dell’Aveto, dove una rete escursionistica si sviluppa sul versante nord del Ramaceto tra le selvagge foreste di faggio. Il percorso è di tipo Escursionistico e richiede un buon allenamento fisico. I tempi di percorrenza per l’anello di Liciorno vengono indicati dai pannelli del parco intorno le 4 ore di cammino. In realtà, sostando sulla vetta del monte per il pranzo al sacco e percorrendo il sentiero con più calma, la nostra passeggiata è durata circa 6 ore.
Ventarola
Il borgo di Ventarola si trova a 846 metri di quota ed è formato da antiche case di pietra, alcune sono abbandonate, altre ristrutturate. La prima parte del nostro cammino attraversa questo centro viario che rappresentava un importante collegamento tra la Riviera Ligure e la Pianura Padana. Si possono notare portali lavorati e i resti delle stalle dove erano solite sostare le carovane di muli, carichi di merci. La casa che si incontra sulla sinistra, all’ingresso del centro più antico, è stata trasformata dall’Ente Parco dell’Aveto in un Rifugio dove, su prenotazione, si può sostare. Superato il centro abitato seguiamo sempre il triangolo giallo pieno. Si supera il Torrente Ventarola sulla passerella e si prosegue verso sud su una carrareccia quasi pianeggiante.
La prima mezz’ora di cammino è molto facile e piacevole, la strada costeggia prati attrezzati per i picnic, pascoli dove si possono osservare libere le Mucche Cabannine e il Torrente Ramaceto che forma bellissime insenature e stagni. Si giunge così al cosiddetto Quadrivio della Crocetta dove si lascia a sinistra la via per il Passo della Crocetta (strada del ritorno). Voltiamo a destra attraversando un paio di volte il torrente.
Si incontra un bivio che prendiamo a destra attraversando due volte il Fosso di Liciorno, poi si lascia a destra il corso d’acqua e si sale lungo la faggeta verso sud. Più in alto troviamo un secondo bivio, quindi si volta a sinistra su una carrareccia erosa nel tempo fino a quota 1100 m. Qui si prende il sentiero che scende a destra, attraversa un rio, quindi risale costeggiando un altro ruscello. Dopo circa due ore di cammino si piega a destra dove arriviamo sull’erbosa Bocca di Feia dove la vista di apre sulla Val Fontanabuona.
Monte Ramaceto
Ci troviamo sull’Alta Via dei Monti Liguri e la percorriamo voltando a sinistra sull’ampia cresta erbosa del monte. Superando alcuni tratti ripidi si arriva dopo circa 40 minuti alla Cappelletta del Ramaceto posta sulla panoramica cima Sud-Ovest a quota 1320 m. La prima cappelletta rifugio fu costruita da Gino Foppiano di Cicagna nel 1949. Venne rovinata da un fulmine, quindi ricostruita dal CAI di Chiavari nel 1971.
Si può riposare su due panche in pietra, mentre la struttura è priva di porta e può costituire uno spartano riparo in caso di maltempo o per la notte. Dalla cima si può ammirare la punta di Portofino, il Monte Fasce, il Manico del Lume, la Croce dei Fo, il Caucaso, il Maggiorasca, l’Aiona, lo Zatta, il Porcile e il Capenardo. Una vista mozzafiato a 360 gradi dove, in una giornata eccezionale si possono scorgere le Alpi e la Corsica.
L’alta via prosegue sulla Cresta di Liciorno, a sinistra è coperta da faggi mentre a destra possiamo osservare la Conca di Cichero. Dopo qualche saliscendi si incontra un tratto ripido che sale sulla cima principale del Monte Ramaceto a 1345 m. Da qui si inizia la discesa verso Nord-Est tra sporgenze rocciose e boschetti fino a quota 1277 m dove si volta verso Nord. Al termine della lunga discesa nella faggeta si arriva su una carrareccia nei pressi di una costruzione in cemento dell’acquedotto. Si segue la strada fino al Passo della Crocetta d’Acero dove abbandoniamo l’Alta Via diretta al Passo della Forcella. Voltando a sinistra raggiungiamo il Quadrivio della Crocetta dove incontriamo nuovamente la carrareccia dell’andata che in mezz’ora ci riporta a Ventarola.
Pensa che volevo farlo proprio come il prossimi itinerario dell’Aveto, quando ho fatto l’anello 10, ho letto anche l’anello 6 e l’ho segnato come prossima meta quando capiterò da quelle parti, mi sembra sia interessante come anello…
Bella escursione e bel post… 😉
Grazie del commento come sempre! È un percorso molto vario, abbastanza impegnativo ma bellissimo quindi merita sicuramente 👍