
La Navajo Nation è nata il 1° giugno 1868 con la sottoscrizione del trattato tra USA e Navajo e si estende per 65.000 km tra Arizona, New Mexico e Utah. Oggi i residenti della riserva sono 160.000. Il territorio è ricco di petrolio, carbone, uranio, oro e argento e queste risorse costituiscono la maggiore fonte di entrate. La nazione ha un proprio corpo di polizia, gestisce la prima università indiana e stampa un settimanale in inglese il Navajo Times. In tutta la riserva sono banditi gli alcolici ma hanno un ricco calendario di eventi tra fiere, balli, parate, concerti, elezioni di miss, esibizioni gastronomiche, artigianali e l’immancabile indian rodeo. I loro manufatti più celebri sono chiamati navajo rug, tappeti decorati con motivi geometrici, astratti o raffiguranti cerimonie che vengono lavorati a mano seguendo un’antica tradizione che coinvolge tutti i membri della famiglia.
All’interno della Navajo Nation è stata ricavata una enclave destinata agli Hopi, una minoranza etnica che conta di 8000 abitanti. Il nome “Hopi” significa “Pacifici” e vivono nella Hopi Indian Reservation, una pietrosa regione desertica nel nord-est dell’Arizona. Quest’area è divisa da tre mesas parallele chiamate First Mesa, Second Mesa e Third Mesa. Gli 11 principali villaggi Hopi si trovano sulla sommità o alla base delle mesa. Sulla First Mesa si può visitare il più famoso chiamato Walpi. Questo villaggio è visitabile solo in presenza di una guida locale tra le 9:30 e le 16. In quest’area si può alloggiare nei pressi della Second Mesa dove è presente l’Hopi Cultural Center con museo, motel, ristorante e gift shop.
MONUMENT VALLEY
È quasi impossibile descrivere questo luogo magico. È emozionante dopo ore di guida nel vuoto del deserto affacciarsi dal belvedere sulle Mittens e sulla Merrick Butte, il trio di monoliti più famoso del mondo. Questo parco della Navajo Nation si estende per 12.000 km quadrati. Nel Visitor Center si trovano museo, ristorante ed emporio; da qui inizia la scenic driver che si addentra per 26 km nella valle. E’ una strada sterrata non molto agevole aperta da maggio a settembre e da ottobre ad aprile. Per accedere occorre pagare il ticket agli operatori Navajo che organizzano escursioni guidate a pagamento con mezzi dedicati.
Dopo la ripida discesa sul fianco della Mitchell Mesa si raggiunge un punto d’osservazione con vista ravvicinata sulle Mittens e su Merrick Butte. Proseguendo si risale fino al bivio per John Ford’s Point, sperone dal quale si godono panorami di struggente bellezza: alle spalle c’è il tridente di roccia delle Three Sisters e sulla destra la Camel Butte. Più avanti si visita un tipico hogan e si ammira l’esile pinnacolo di Totem Pole, gli archi naturali sulle dune rosso-arancione nei pressi di Sand Springs e la North Windows, dove un’apertura nella mesa incornicia la veduta delle Mittens all’orizzonte.
CANYON DE CHELLY
È un ambiente suggestivo nel nord-est dell’Arizona dove si fondono aspetti naturalistici e storici, ci sono boschetti di pioppi e piccole fattorie Navajo. Gli Anasazi abitarono il canyon fino al 1300 d.C. e ad essi si deve la costruzione dei villaggi addossati alle pareti rocciose.
La solitaria Indian Road 64 collega il Visitor Center a Tsaile e segue il versante nord del Canyon del Muerto, con punti di osservazione su siti Anasazi.
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