
Il Parco dell’Aveto, situato nell’entroterra del Tigullio, tutela una delle zone più belle e significative dell’Appennino Ligure. Il territorio protetto conta poco più di 3000 ettari e interessa tre valli: la Val d’Aveto, la Val Graveglia e la Valle Sturla. Presentano ciascuna caratteri peculiari. Si passa dai paesaggi di alta montagna, pascoli ed estese faggete in Val d’Aveto ai prati contornati da castagneti e noccioleti della Valle Sturla. Il territorio della Val Graveglia invece èccostituito da un paesaggio rurale ben conservato a vigneti e, soprattutto, una grande varietà di rocce e minerali, quindi cave e miniere storiche da scoprire.
Il paesaggio del Parco così come lo vediamo oggi è il frutto di grandi movimenti tettonici e di eventi legati alle glaciazioni, che in un lontano passato interessarono queste zone. Le vette più alte del Parco sono il M. Aiona e il M. Penna e sono costituiti da rocce appartenenti al gruppo delle ofioliti conosciute comunemente come “rocce verdi”. Da Prato Mollo si può intraprendere uno dei percorsi didattici autoguidati realizzati dal Parco: il “Sentiero Ofiolitico“, un itinerario intorno al Monte Cantomoro specificamente dedicato agli aspetti geologici. I Monti Ramaceto e Zatta, dalla caratteristica forma ad anfiteatro, sono invece formati da rocce più recenti, di origine sedimentaria, quali arenarie e argilliti.
TREKKING E TERRITORIO
Scarica la cartina qui e scopri tutti i percorsi didattici, i paesi e le escursioni che questo territorio offre. Sul sito in aggiornamento, potrete trovare alcuni suggerimenti:
- Dall’Abbazia di Sant’Andrea al Volto Megalitico di Borzone
- San Martino di Licciorno da Prato Sopralacroce
- L’anello del Monte Penna: dalle Casermette alla vetta
- Colonia Antonio Devoto: dal Passo del Bocco al Monte Zatta
- L’anello del Monte Caucaso: dal Passo della Scoglina a Barbagelata
- Il Prato della Cipolla: dal Monte Bue al Monte Maggiorasca
- Val Nure: il Lago Nero da Prato Grande
- La Cascata del Ravezza dal Lago delle Lame
- Monte Ramaceto: l’anello di Liciorno da Ventarola
- prossimamente molti altri…
Il parco dell’Aveto presenta una fitta rete di sentieri che si estende per circa 500 km su un territorio estremamente ricco. Costituisce uno dei distretti maggiormente ricchi di biodiversità di tutta la Liguira e sono numerose le attività che si possono praticare. Si passa dalle classiche passeggiate di montagna alle escursioni a cavallo e in MTB. La stagione invernale, condizioni climatiche permettendo, offre la possibilità di praticare sci di fondo con 20 km di piste battute, passeggiate con le racchette da neve, sci escursionistico e alpinistico. Da anni organizza marce non agonistiche e raduni di orientereering a livello regionale, nazionale e internazionale.
Tra le eccellenze del parco citiamo i laghetti glaciali all’interno della Foresta delle Lame e la Miniera di Gambatesa. Un tempo la Val Graveglia era sede dell’intensa attività mineraria per l’estrazione del manganese e il complesso di Gambatesa oggi ospita l’unico museo minerario della Liguria, visitabile con il trenino dei minatori. La presenza di maggior richiamo è sicuramente quella del Lupo. Recentemente è ritornato nelle valli del parco con alcuni individui grazie ad una lenta ma inarrestabile ricolonizzazione dell’Appennino.
UN PO DI STORIA
I primi frequentatori del Parco dell’Aveto furono tribù provenienti dal fondovalle che già ai tempi del Mesolitico (7000 anni fa..). Le prime fonti scritte risalgono a documenti medievali, per lo più legati alla donazione di terre. Un documento del 1103 cita la chiesa di Pietra Martina a Villa Cella, dove fu fondato un monastero sull’antico percorso che da Borzonasca portava in Val d’Aveto. Durante la lotta partigiana il territorio del Parco fu il fulcro della Resistenza nel levante ligure; nell’aprile 1945 le divisioni partigiane parteciparono alla lotta finale di liberazione scendendo verso la riviera di Levante.
Al di là dei monumenti più celebri, il Castello Malaspina di S. Stefano d’Aveto (XII secolo) e l’Abbazia di Borzone dedicata a S. Andrea, che da soli meritano una visita, vanno citate altre notevoli opere d’architettura quali i numerosi campanili della Val d’Aveto (tra i più singolari quelli di Cabanne, di Rezzoaglio e di Magnasco)
Davvero superlative le tue foto, caro Simone! 🖐️😊
Grazie mille, anche per essere passato sul mio blog! Un caro saluto
Che meraviglia!