Seceda da Santa Cristina: il trekking da Col Raiser

Il patrimonio scenografico delle dolomiti raggiunge la sua massima espressione a Seceda: il trekking da Col Raiser.

Seceda

Dopo milioni di anni ci ritroviamo qui, sopra un gigantesco prato sospeso nel vuoto, trasformato in una montagna dal fascino epico. Seceda è una vetta a due volti. Uno verdeggiante, docile, che si adagia sui versanti della Val Gardena, l’altro pauroso, selvaggio, formato da strapiombi di roccia, il segno distintivo del Gruppo delle Odle. La bellezza di questi luoghi, riconosciuta a livello mondiale dall’Unesco e tutelata a livello locale dal Parco Naturale Puez-Odle, ricompensa ampiamente alpinisti ed escursionisti delle loro fatiche.

Si può raggiungere la cima seguendo percorsi alternativi di ogni livello. Da Ortisei i più esperti possono risalire il crinale affrontando un dislivello di 1150 mt, in alternativa la cabinovia Ortisei-Furnes riduce di 450 mt il dislivello, mentre la funivia Furnes-Seceda consente a tutti l’intera scalata senza difficoltà. Il nostro percorso si estende invece lungo una valida alternativa che ci permette di trascorrere tutta la giornata affrontando un percorso medio-facile.

Da Col Raiser a Seceda

Da Santa Cristina in Val Gardena raggiungiamo l’impianto della cabinovia Col Raiser con la navetta gratuita. Si viaggia sopra verdeggianti piste da sci fino al Rifugio Col Raiser (2.035 m) dove inizia il nostro percorso. Lo aggiriamo verso nord seguendo le indicazioni per la seggiovia Fermeda. Prima di raggiungere l’impianto che ci porterebbe subito sulla sommità, voltiamo a destra verso l’omonimo rifugio, quindi in salita raggiungiamo Baita Troier Huttle dove sostiamo per ammirare l’incredibile panorama.

È un po’ come contemplare la natura per trarre da tutto ciò un piacere estetico così profondo da essere indotti a reiterarlo ogni nuova volta se ne offra l’opportunità, in una sorta di eterno ritorno ai monti.

Costeggiamo una recinzione dove un paio di alpaca ci osservano incuriositi del nostro passaggio e iniziamo ad affrontare la ripida salita con la ringhiera in legno di protezione che in poco tempo ci porta a raggiungere il magnifico crinale. Sormontati dagli appicchi di roccia tagliamo il prato sospeso fino alla deviazione per l’ultima salita al view point su Seceda (2.495m). Le nuvole sfiorano le rocce e creano un mosaico di ombre su alpeggi e baite, un colpo d’occhio straordinario che incanta migliaia di escursionisti ogni anno.

Oltrepassata la croce in legno scendiamo verso il rifugio Seceda dove sostiamo per il pranzo. Il ritorno lo percorriamo seguendo i sentieri che tagliano la carrareccia e gli impianti di risalita. Passiamo davanti a diverse baite: Sofie, Mastle, Daniel fino alla graziosa chiesetta in pietra di Fermeda che si raggiunge con una breve deviazione dalla via carrabile prima di giungere all’incrocio per il rifugio Fermeda. Quindi si ritorna a Col Raiser seguendo la direzione opposta al rifugio.

2 Commenti

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