
E’ una splendida passeggiata turistica priva di difficoltà ma abbastanza lunga che ha come meta l’abitato di Pentema. Tutto il percorso lungo la valle è un continuo susseguirsi di insediamenti sparsi, alcuni in stato di semiabbandono, ma tutti con caratteristiche architettoniche di tipo rurale. Tra questi paesi i più noti sono Serre di Pentema, famoso per la produzione di scale a pioli e Tinello con le sue frazioni disposte a diverse altezze.
Da Genova si prende la statale della Val Bisagno per poi salire verso Creto e l’omonima colla. Da qui si scende fino ad arrivare sul fondovalle del Torrente Scrivia sulla strada statale. Voltando a destra e attraversando Montoggio proseguiamo alcune centinaia di metri fino alla località Case Nuove. Prendiamo il bivio per Gazzolo dove al termine della strada asfaltata si può lasciare l’auto.
La passeggiata inizia sulla strada sterrata che scende fino a superare il Ponte Nero e quindi inizia a salire verso Pentema. Seguendo la valle sinuosa si ritorna ad attraversare il Torrente Pentemina salendo più decisamente verso un bivio. A sinistra è possibile raggiungere le antiche frazioni di Vallecalda, Poggio e Case Vecchie. Si prosegue invece dritti su una piccola stradina chiusa da una catena, attraversando il Rio Corsegli e il Rio dei Tigli arriviamo a Serre di Pentema. Su una strettissima strada sterrata in costa, si continua lungo il selvaggio vallone passando le frazioni di Tinello e Pezza. Dopo 2 ore e un quarto di cammino arriviamo alle case più basse di Pentema. Visitiamo lo storico borgo con la bella chiesa di San Pietro. E’ il cuore del bellissimo presepe che prende vita ogni anno durante le festività natalizie. Torniamo quindi sui nostri passi, da Gazzolo per Montoggio, seguendo la via dell’anadata.
Presepe di Pentema
Il Presepe è la principale attrattiva di Pentema, fa rivivere l’atmosfera della Natività ambientandola all’interno del paese. Gli archi, i vicoli, le case, le lobbie, le aie e i risseu sono intatti. L’epoca storica che rappresenta è quella della fine del XIX secolo attraverso un’accurata e attenta ricostruzione di ambienti e mestieri. I personaggi esposti a grandezza naturale sono vestiti con costumi dell’epoca, ambientati in momenti di vita quotidiana e rappresentati nei luoghi del borgo dove realmente hanno operato.
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