Valle dei Templi: un viaggio da Agrigento ad Akragas

La Valle dei Templi al tramonto. Il parco archeologico più emozionante della Sicilia, patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1997

Valle dei Templi

Il nostro Viaggio in Sicilia prosegue nell’antica città di Akragas una delle più ricche colonie greche. Viene considerata la più bella delle città mortali e il sito greco più importante esistente al di fuori della Grecia. Il suo splendore riecheggia tra le rovine, dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997. Esposti su un colle che da Agrigento si adagia verso il mare i nove reperti archeologici vanno a formare la famosa Valle dei Templi.

In realtà la colonia greca più importante della Sicilia si trovava a Siracusa ma la bellezza di Akragas era fin dalle origini inconfondibile. Fondata nel 580 a.C. raggiunse i 200.000 abitanti. Il suo popolo costruiva per l’eternità ma viveva come se non esistesse il domani. Nel 406 a.C. venne saccheggiata dai Cartaginesi e solo nel III secolo a.C. raggiunse il massimo splendore grazie all’impero romano. Il suo declino iniziò con l’arrivo dei bizantini e successivamente dei cristiani che devastarono l’intero sito con l’intento di eliminare il maggior numero possibile di templi “pagani”. I terremoti fecero il resto.

Nell’antichità il complesso era racchiuso da mura che arrivavano fino al crinale settentrionale dove sorgeva l’acropoli, oggi occupata dalla città moderna. Quella che viene chiamata Valle dei Templi in realtà non è una valle ma un secondo crinale a sud della vecchia città. Il crinale è diviso in due sezioni, la parte orientale, aperta, e la zona occidentale più appartata.

La Valle dei Templi

Abbiamo percorso l’itinerario nelle ore del tramonto quando la luce del sole rende ancor più affascinante l’atmosfera sulla valle. Dall’entrata nord posta in collina percorriamo in discesa la Via Sacra. Dopo pochi passi troviamo il Tempio di Giunone Lacinia, la dea delle nozze e dei parti, con le sue 25 delle 34 colonne ancora intatte. Si attraversa la campagna fino ad arrivare all’attrazione principale del sito, il Tempo della Concordia. Il migliore sito conservato, dopo il Theseion di Atene, è situato in posizione eccezionale, con una vista incantevole sul mare.

Sulla sinistra si costeggia la Via Sacra per ammirare le necropoli greco-romane e le catacombe. Qui sorge Villa Aurea dove visse Alexander Hardcastle, l’inglese che si occupò di realizzare gli scavi per riportare alla luce l’antica Akragas. Si giunge così al Tempio di Ercole dove spuntano 9 delle sue 38 colonne originali. Si tratta del tempio più antico e il secondo per la sua dimensione.

Passiamo sopra un ponte che attraversa la strada e ci ritroviamo nell’area occidentale dove giacciono le rovine del Tempio di Zeus Olimpio il più grande luogo di culto dorico del mondo greco. Largo 36 e lungo 113 metri aveva colonne talmente imponenti che servivano 20 uomini per abbracciarne una. Alcune colonne sono state ricostruite distese a terra e rappresentano la forza di Zeus mentre sorregge la volta del tempio. Gli ultimi resti prima dell’uscita sud appartengono al Tempio di Castore e Polluce, i gemelli divini. Le colonne attualmente visibili vennero innalzate nel 1830 nel tentativo di assemblare le rovine di templi e case differenti.

Informazioni e curiosità

Il parco archeologico è aperto dalle 8.30 al tramonto nei mesi invernali. D’estate chiude alle 21 nei giorni feriali e alle 23:30 il sabato e la domenica. Il biglietto acquistabile anche online comprende il Museo Archeologico Regionale. Il suo successo porta in alta stagione a trovare il parco incredibilmente affollato. Per quanto riguarda Agrigento occorre tenere in considerazione la squallida periferia della città moderna proprio a ridosso della valle. Probabilmente senza la Valle dei Templi non figurerebbe negli itinerari di viaggio. E’ necessario quindi chiudere un occhio davanti alle brutture contemporanee e concentrarsi sulla valle preferibilmente fuori stagione, magari a gennaio o febbraio quando i mandorli sono in fiore. In alternativa si può arrivare la mattina presto o la sera tardi considerando tuttavia che la visita richiede alcune ore.

Chi arriva in auto può parcheggiare in una delle due aree dedicate che si trovano a sud o a nord della valle. La via che attraversa la valle è lunga 2 km e il tempo medio di visita si aggira sulle 2 ore. Per accelerare i tempi è possibile usufruire di un servizio navetta che permette di raggiungere l’estremità opposta della valle per poi effettuare la visita solo in un senso, in discesa o in salita. Soprattutto in presenza di bambini è importante mantenersi distanti da eventuali cani randagi che si potrebbero incontrare nel parco o in prossimità delle biglietterie.

1 Commento

  1. Una bellissima esperienza, avrei voluta farla al tramonto ma purtroppo all’epoca della mia visita (giugno 2017) non era prevista (credo fosse prevista solo ad agosto).

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