Si dice Vienna, e subito si pensa alla festa di colori, suoni e movimenti del valzer, del concerto di Capodanno e della ruota del Prater. Oppure viene in mente un piccolo e caldo angolo privato in uno stile romantico e raffinato che in Austria viene chiamato Biedermeier, o un bicchiere di vino nelle locande da fiaba di Grinzing. Ma il dettaglio può accompagnarsi alla grandiosità quando si ci ricorda dello splendore di Schonbrunn e del miracolo di una musica nata nel cuore di un genio sordo.
Situata nel centro esatto dell’Europa sulla strada dell’ambra che collegava il Mar Baltico all’Italia, Vienna è un’ottima meta per chi decide di programmare un tour alle porte dell’Oriente. Gli ottimi collegamenti ferroviari con Budapest e Praga rendono questa città danubiana una capitale imperiale, oggi come allora.
COSA VEDERE
Il primo giorno è facile ritrovarsi smarriti nell’immensa rete metropolitana, indispensabile per la sua vastità. Avere un programma definito con l’acquisto online degli ingressi è di fondamentale importanza. Sono stati tre giorni intensi e non sufficienti per vivere appieno dei svariati stili che la città sa offrire. Un piccolo assaggio lo abbiamo portato a casa passeggiando all’interno del Ring, l’enorme viale ad anello che racchiude l’intero centro storico, dal teatro dell’opera al duomo, dall’ex residenza imperiale di Hofburg alla reggia estiva di Schonbrunn. Imperdibili sono i bellissimi giardini del Castello Belvedere dove al suo interno si può ammirare il celebratissimo bacio di Gustav Klimt. Passando dal parco divertimenti del Prater abbiamo raggiunto le ventose rive del Danubio fino a toccare i 253 metri di altezza della torre panoramica.
Non siamo riusciti a visitare le variopinte case di Hundertwasserhaus, il quartiere dei musei e la casa di Mozart. Per un soggiorno di cinque giorni potrebbe essere conveniente acquistare la Vienna Card che comprende l’ingresso a quasi tutti i musei della città. Per un soggiorno di tre giorni abbiamo invece scelto la Vienna Pass che ci ha permesso di sfruttare tutti i mezzi pubblici illimitatamente, acquistando singolarmente online gli ingressi alle attrazioni.
Si dice Vienna e non si finisce mai di sistemare tessere nel mosaico della mente. Una è il barocco, una lo stile liberty dello Jungendstil, un’altra Maria Teresa d’Austria e un’altra ancora la psicologia di Freud. Ogni scorcio è uno strumento solista che questa città raccoglie in un’unica grande orchestra.
2 Trackbacks / Pingbacks